Salvo Lombardo (1986), performer, coreografo, regista multimediale e curatore di progetti performativi. Direttore artistico di Chiasma (organismo di produzione della danza riconosciuto dal Mic). Negli anni ha approfondito gli spazi e respirato negli interstizi tra la danza, il teatro e le arti visive portando avanti una ricerca cross-mediale. I suoi lavori sono stati ospitati in numerosi festival, teatri, musei e spazi indipendenti in Italia e all’estero.
Dal 2012 al 2015 è stato regista e attore per Clinica Mammut. Nel 2015-2016 è stato coreografo residente ad Anghiari Dance Hub. Nel 2017 è stato coreografo ospite per Aura Dance Theatre di Kaunas (LIT). Dal 2016 al 2020 ha collaborato assiduamente come coreografo con il Festival Fabbrica Europa. Nel 2017-2018 è stato artista associato al Oriente Occidente Festival: nell’ambito di questa esperienza lavora anche al progetto Reappearances per il Museo MART di Rovereto con il coinvolgimento della comunità locale.
Dal 2018 lavora al progetto L’esemplare capovolto realizzando un ciclo di performance, installazioni, conferenze, workshop e la creazione dello spettacolo Excelsior in coproduzione, tra gli altri, con il Théâtre National de Chaillot e il Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Paris, il Romaeuropa Festival e lo spettacolo AMOЯ (2021) creato per e con Fattoria Vittadini in coproduzione con MILANoLTRE con il sostegno di Teatro di Roma.
Nel 2019 ha sviluppato Bodies Moemories per la compagnia Attakkalari Dance Company di Bangalore (India) nell’ambito del progetto Crossing the sea realizzato da una rete di partner tra Italia, Asia e Medio Oriente; con il progetto Opacity è stato selezionato alla NID – New Italian Dance Platform di Reggio Emilia ed è stato membro di giuria per il premio DNAppunti coreografici promosso da diversi centri di produzione della danza italiani.
Dal 2019 è co-curatore con Viviana Gravano e Giulia Grechi di Resurface Festival a Roma: un festival multidisciplinare incentrato sulle pratiche decoloniali e focalizzato sulle relazioni tra gli immaginari coloniali e le rappresentazioni contemporanee. Nel 2020 è tra i soci fondatori di Ostudio a Roma, uno spazio indipendente di coabitazione artistica e di ricerca interdisciplinare.
Dal 2021 è artista associato alla Lavanderia a Vapore. Nello stesso anno è stato invitato dal magazine Roots§Routes_Researches on Visual Cultures come co-curatore ospite per il numero Anche le statue muoiono, curato con Giulia Grechi (con un focus sul dibattito sui monumenti e le pratiche decoloniali nello spazio pubblico).
Dal 2021 è curatore di Interazioni Festival a Roma, una rassegna basata sullo scambio di pratiche tra dancemakers e pubblico.
Recentemente è uno degli artisti coinvolti nel progetto europeo MMDD (incentrato sulla ricerca sulla micro e macro drammaturgia nella danza) e insieme a Chiasma è uno dei partner del progetto 18M8L (un network di organismi di produzione italiani orientato alla mobilità artistica e che coinvolge diversi teatri e festival europei nell’ambito di Boarding Pass Plus).
Nel 2021 è stato selezionato come artista dal network europeo BeSpectActive! per il quale ha ideato Punctum, un’opera comunitaria e interattiva che indaga le dinamiche di spectatorship su larga scala e che coinvolge 12 paesi europei. Fa parte del team di artisti\ricercatori dello Schaubühne Lindenfels Leipzig (DE) nell’ambito di May Town 2022 (sulla ri-mediazione post coloniale dell’Esposizione Industriale di Lipsia del 1897).
Dal 2022 è artista associato a MILANoLTRE Festival.