Il Teatrodanza non è un genere del balletto né una corrente vera e propria, ma si è contraddistinto come un fenomeno alquanto complesso della coreografia del Novecento affermatosi nella Germania occidentale ai principi degli anni settanta, specie ad opera dei cinque antesignani del Tanztheater tedesco: Pina Bausch (la più nota esponente del gruppo), Reinhild Hoffmann, Susanne Linke, Gerhard Bohner e Hans Kresnik.
Con il termine Tanztheater si intende quindi principalmente una diramazione nell’ambito della danza moderna dell’espressionismo tedesco degli anni trenta, la cui poetica risale alle teorie di Rudolf Laban e alle danze della sua allieva Mary Wigman. Si tratta del recupero di una dimensione primordiale del rapporto tra gesto e azione e tra gesto e parola.
Durante il primo anno gli allievi inizieranno ad approcciarsi al Teatrodanza lavorando sulla respirazione, sull’uso dello spazio, sullo sguardo e sulla relazione. Si misureranno anche con le prime esperienze di uso della voce, cenni di drammaturgia e soprattutto lavoreranno sulle loro esperienze personali.
Al secondo anno, invece, ci si focalizzerà su esercizi di fiducia, sulla preparazione di monologhi e si svilupperà immediatezza e istintività.
Il terzo anno tirerà le somme di tutto il lavoro svolto precedentemente, integrando e mettendo a favore della performance tutte le nozioni acquisite.